Anfibi, è di ritorno la stagione dei combat boots

29 Ottobre 2019

Lo stivaletto militare, adatto per affrontare le avversità, è una delle scarpe di maggiore tendenza per l’autunno/inverno. In inglese si chiamano combat boots, mentre in italiano li designiamo come anfibi, proprio per la capacità di queste calzature di adattarsi ai sentieri più impervi e resistere alla pioggia, al freddo o al fango. A prima vista conservano un lato aggressivo, con i loro tanti lacci stringati- che si arrampicano talvolta quasi fino al ginocchio in versione cuissardes- i dettagli metallici e le suole a carrarmato, spesso voluminose.


Ma gli anfibi non sono più da tempo destinati a soli contesti sportivi o condizioni meteo svantaggiose. Si portano con gonne mini o lunghe, sono il tocco punk/rock e inaspettatamente sexy di un look, a seconda degli abbinamenti. Quando si parla di anfibi, bisogna però ripartire dalle basi e ricordare i più famosi.


I Dr. Martens

Godono di un successo immutato. Gli anfibi immediatamente riconoscibili dai trattini di tessuto giallo che delimitano il piede, dal tallone alla punta arrotondata, o anche dalla fettuccia marchio di fabbrica sopra le caviglie, sono stati ideati ormai più di settant’anni fa da Klaus Maertens. La necessità del medico tedesco era di creare uno scarpone con pelle morbida e soprattutto con suola dotata di cuscinetto d’aria, che gli procurasse sollievo in seguito al suo incidente. La marca inglese R. Griggs and Co. brevetta quindi le prime Dr. Martens nel 1960 e ne diventa storica produttrice fino alla recente acquisizione da parte di Permira. Quegli anfibi ad otto buchi, i 1460 immortali in rosso ciliegia, sono riusciti a diventare le scarpe simbolo di tante sottoculture. E a continuare ad attirare la generazione contemporanea, con i modelli classici o con  proposte sempre nuove in colori, fantasie e forma.


La propensione degli anfibi a trasformarsi da stivaletti militari da combattimento ad arma di seduzione è visibile nelle proposte in vetrina. Applicazioni girly si sostituiscono ovunque ai pezzi fondamentali: i lacci diventano catene, i buchi delle perle, il carrarmato si esaspera e si accompagna di un tacco, che consacra gli anfibi a scarpe per la sera. Prada li ha immaginati lunghi e tempestati di mini-borse. Approvati con camicie che fanno da abito, associate a skinny o leggings. Alternativi con gonne plissé. Se volete prendere spunto da una star, fate come Bella Hadid e infilate negli anfibi dei jeans chiari e larghi. Effetto sbuffo assicurato.


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