La Scarpetteria di Carter Oblio a Roma. L’asporto di un giovane ristorante che resiste

31/01/2021

Il pane di Carter Oblio

Carter Oblio a Roma

In via Belli, quartiere Prati di Roma, Carter Oblio è l’anagramma di Ciro Alberto Cucciniello, alla prima esperienza da patron chef dopo un passato alla guida della cucina di Settembrini e una formazione importante presso il mitologico ristorante Combal.0 di Davide Scabin. Il progetto è nato nell’autunno 2020, in piena pandemia, ma con l’ambizione di proporre un’idea di cucina personale, divertente e godibile, all’interno di uno spazio ben progettato, che strizza l’occhio ad atmosfere d’ispirazione nordica: tavoli nudi, mise en place essenziale, tanto legno e materiali naturali, desiderio di confortare l’ospite, accolto in sala da Joana Razmyte. Il lavoro parte dalla scelta dei prodotti, di cui, in molti casi, Cucciniello segue anche la trasformazione, con stagionature e affumicature che concentrano il gusto, come nel risotto alla genovese di maccarello affumicato (16 euro) o nel bis di salsicce homemade, una di collo di maiale e calamaro, l’altra di pecora (18), presentate nel menu d’esordio (che comprendeva, anche un godibilissimo pollo al fieno con patate alla camomilla e misticanza di campo (16).


Focaccia e trippa con cotica all'amatriciana per scarpetta

Sopravvivere allo stop. La Scarpetteria

Tanto coraggio imprenditoriale, dunque, nell’intraprendere un’attività con tutte le potenzialità per fare bene, frenata però dai molteplici ostacoli che hanno gettato il settore della ristorazione in una crisi profonda. A Roma, come in tutto il Lazio, praticamente da prima di Natale (fatta eccezione per un weekend in zona gialla), bar e ristoranti sono costretti a stare chiusi. E questo sarà vero fin tanto che si protrarrà la zona arancione. Come ripensare la propria giovanissima attività per sopravvivere? Con un nuovo format dedicato all’asporto.


Il pane di Carter Oblio

La Scarpetteria è la formula ideata da Carter Oblio per il pranzo a portar via. L’obiettivo è quello di offrire cibo di conforto, a partire dall’ottimo lavoro sul pane già visto al tavolo del ristorante, dove l’ospite era accolto – fin quando è stato possibile –  con un tagliere che metteva insieme tutte le divagazioni sul tema della panificazione sperimentate da Cucciniello. Ora il pane, prodotto indispensabile per una scarpetta come si deve, fa bella mostra di sé nella vetrina allestita per l’occasione.


Totanetti al sugo a portar via

Il menu delle scarpette da asporto

Tante le tipologie a disposizione del cliente, che può scegliere se farsi ingolosire dal pane o dal companatico, e procedere con l’ordine. Gli abbinamenti li ha studiati lo chef: Cacciatora di pollo e faraona, con baguette alla paprika (12); totani e polipetti affogati e borlotti con pizza alla salicornia (12); trippa e cotica all’amatriciana con focaccia strutto, rosmarino e aglio arrostito (11); ragù napoletano con pane affumicato (12); uovo fondente e vignarola invernale con pagnotta integrale, farro e semi di lino (9).


Pane e ragù napoletano per scarpetta

Oltre al bun ripieno d’anatra, con sciroppo di mirto e cipollotto agrodolce (9), già presente in menu e ora riproposto in versione street food. Il tutto in confezioni funzionali (contenitori compostabili con coperchio ed etichetta esplicativa) e pratiche per riscaldare a casa le pietanze. Il servizio della scarpetteria è attivo dal lunedì al sabato, dalle 12.30 alle 16.30.

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