Piatti e bicchieri di bambù? No, sono di plastica

2 Gennaio 2021

La triste verità sulle stoviglie di bambù: non sono né riciclabili né biodegradabili. E a contatto con alimenti caldi possono rilasciare sostanze cancerogene.

Si presentano come alternativa sostenibile, riciclabile e naturale rispetto ai materiali plastici. Stiamo parlando dei piatti, delle ciotole e delle tazze tazze cosiddette «di bambù», che spesso compongono i colorati e divertenti kit per pappe destinati ai più piccoli. Ma sono davvero green? No, si tratta in tutti i casi, e senza alcuna distinzione, di prodotti realizzati con materiali plastici. È infatti impossibile realizzare stoviglie soltanto con farina o fibra di legno. Occorre una resina che tenga insieme ingredienti di questo tipo, conferendo loro compattezza e durezza. E la resina usata è sempre di tipo sintetico: è ottenuta combinando melamina e formaldeide, sostanze che quindi rappresentano le componenti strutturali di base di questi prodotti. In altre parole, la polvere di bambù (a volte associata a quella di altri legni o a quella di mais) è un semplice riempitivo. Malgrado ciò i produttori usano denominazioni ingannevoli tipo «tazza di bambù» o «fatto di fibre di bambù». Lo scopo è chiaro, attirare i consumatori più sensibili ai temi ambientali e al problema della plastica usa e getta.

Ma quali amici dell’ambiente…

Per il nostro test abbiamo acquistato (nei negozi fisici e online) 14 articoli che dichiarano di essere di bambù, tra cui alcuni kit pappa, tazze da viaggio con coperchio e set di piatti. Solo tre prodotti indicano in etichetta la presenza di materiali diversi dal bambù. Tutti gli altri ci fanno credere di essere fatti solamente di bambù. Quanto agli slogan, circa la metà dei campioni si definisce eco-friendly e biodegradabile. Cose che non possono essere vere, perché contengono tutti una resina sintetica a base melaminica, che non è biodegradabile. Men che meno è riciclabile, dal momento che non è possibile separare la resina melaminica dalla polvere di bambù utilizzata in origine. Questo significa che a fine vita il destino dei piatti e bicchieri «di bambù» è la discarica o l'inceneritore. Sono pertanto ingannevoli quei prodotti che riportano sulla confezione la scritta riciclabile o il simbolo del riciclo (le tre frecce in circolo). Abbiamo segnalato alle autorità tutte queste pratiche scorrette tese a fuorviare i consumatori.

Non idonei a bevande e cibi caldi

Solo sei prodotti riportano indicazioni relative alle temperature di utilizzo con l'avvertenza di stare sotto certi limiti. Lo scorso novembre l’istituto tedesco che si occupa di sicurezza alimentare (BfR), sulla base dei dati ufficiali raccolti negli ultimi sei anni e riguardanti centinaia di stoviglie a base di resina melaminica ha concluso che il loro utilizzo non è idoneo al contatto ripetuto con sostanze calde, come tè, caffè e alimenti per bambini. L’ente tedesco ha evidenziato in particolare che il rilascio di formaldeide e melamina negli alimenti caldi è maggiore nel caso delle stoviglie contenenti bambù rispetto a quelle classiche in sola resina melaminica. Per queste ragioni da una parte raccomanda ai consumatori di non utilizzare mai queste stoviglie nel forno a microonde, dall'altra invita le autorità europee ad abbassare i limiti di legge previsti per il rilascio di formaldeide da parte di oggetti di plastica destinati al contatto con i prodotti alimentari.

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